Che l’arte di scrivere parlare conversare siano collassate nel giornalismo più misero, nel professionismo editoriale, nella chiacchiera sfrenata, nel turgore ideologico, nel monologo delirante, è uno dei disastri di questa epoca “democratica e liberale”, di questa civiltà in via di svuotamento irreversibile, irreversibile, inconsapevolmente grottesca nella sua smania autoanalitica, consumata nei corpi e nella lingua.
Una mirabile fragilità
Riflessioi di un democratico smarrito
Federico Nobili